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Antonio Bortone da Ruffano (1844-1938), il mago salentino dello scalpello

Uno dei figli più illustri del salento, “il mago salentino dello scalpello”.
Antonio Bortone da Ruffano (1844-1938) ci ha lasciato alcune delle sue opere migliori che sono dislocate fra Lecce e  provincia oltre che in altre località della Nazione e all’estero.
Ad esempio il “Fanfulla” a Lecce, opera mirabile in bronzo con la quale lo scultore conquistò una sua compiutezza espressiva superando i virtuosismi accademici. Questo monumento “antimonumento” destò clamore già in fase di bozzetto in gesso, esposto a Parigi nel 1878 all’Esposizione Internazionale, ottenendo un forte consenso di pubblico e l’approvazione della giuria che gli assegnò un premio. Il monumento a Sigismondo Castromediano, sempre a Lecce.

Altre grandiosi opere l’hanno contraddistinto operando a Firenze, dove trascorse molti anni, realizzando alcune statue per Santa Maria del Fiore o il busto a Gino Capponi; senza dimenticare il monumento a Quintino Sella a Biella ma, limitandoci a valutare le più significative opere ubicate in salento, non possiamo non citare i tre monumenti  celebrativi da lui realizzati e da noi restaurati per le città di Ruffano, ovvero il Monumento ai Caduti con la Vittoria alata in ottone; per la città di Otranto con il Monumento ai Martiri ed Eroi del 1480, evento che vide il sacrificio degli idruntini in nome della fede cristiana; per la città di Maglie dove Bortone seppe immortalare nel marmo di Carrara la figura della Duchessa Francesca Capece, colta benefattrice e donna religiosa, che molto realizzò per la cultura dei giovani magliesi.

Noi con il nostro team di restauro abbiamo preso a cuore questi monumenti, risolvendo le problematiche di ognuno e preservandoli dal degrado del tempo. La Vittoria Alata di Ruffano fu disarcionata dal basamento in seguito a eventi atmosferici, cadendo rovinosamente al suolo. L’urto violento provocò la rottura in vari frammenti della statua che sono stati da noi accuratamente ricomposti e alcuni ricostruiti.
La figura allegorica del Monumento ai Martiri di Otranto, collocato sulla riva del mare, presentava gravi alterazioni delle superfici con ossidazioni nocive causate dai cloruri dell’aerosol marino. Questo fenomeno è stato arginato e stabilizzato per qualche anno con idonei trattamenti ma la sua permanenza sul mare richiede un ciclo manutentivo periodico ed essenziale. Il monumento alla duchessa di Maglie è attualmente in fase di restauro…